Covid 19, Le mie Sensazioni Prof Alessandro Carriero

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Dopo attenta riflessione ho deciso di esprimere le mie sensazioni in tema di COVID. Faccio un “ mea culpa” per aver sottovalutato a Dicembre le notizie provenienti dalla CINA, ero convito trattarsi di una patologia troppo lontana , topograficamente, per esserci vicina e coinvolgerci. Purtroppo, dopo qualche mese , soprattutto al Nord Italia, siamo stati travolti da uno Tsunami senza precedenti. Ci siamo trovati di fronte ad un nemico sconosciuto, subdolo. microscopico che ha messo in crisi tutto il mondo Ricordo i primi quadri TAC, espressione di una interstiziopatia polmonare anomala, che mi lasciavano perplesso. Centinaia di Pazienti e di Amici colpiti e spesso falciati senza distinzione di età e sesso. Insieme a tanti Colleghi Amici di Università sparse nel mondo, abbiamo messo insieme le nostre forze scientifiche ed abbiamo pubblicato tanti articoli in riviste internazionali  ( alcuni riportati in calce),  il tutto ci ha aiutato a conoscere meglio il nemico. La sintesi è che trattasi di un piccolo microscopico virus che determina una sintomatologia sistemica coinvolgendo diversi organi  con possibilità di sintomi vari ( tosse, febbre, difficoltà respiratorie, perdita dell’ olfatto  e del gusto, diarrea , dolori ossei diffusi, etc.)

La diagnosi precoce in queste situazioni sintomatologiche è vincente, pertanto appena qualcuno di questi sintomi insorge bisogna contattare il Medico di Famiglia che è il primo baluardo della lotta.

Le cure ci sono anche se esse non appaiono specifiche, molteplici sono stati e sono  i tentativi farmacologici per arginarlo, tutti farmaci sperimentali ( Avigan, Tamiflu, Plaquenil, Remdesivir)  .

Ma il virus per le sue caratteristiche, RNA scarsamente immunizzante, si è diffuso a macchia d’olio in tutto il mondo trasformando una banale forma, pseudo influenzale in una endemia e poi pandemia globale. A questo punto siamo tutti in attesa del tanto auspicato vaccino ma la strada  è ancora lunga,  malgrado i continui annunci.

… e allora cosa fare? Fondamentale è la prevenzione che ancora una volta la fa da padrona: il nemico si deve lottare cercando di ridurne, al massimo, la trasmissione ; da qui la necessità dell’ uso delle mascherine, la riduzione di assembramenti eccessivi, l’igiene massima  e poi… forse … nulla altro.

La mia modesta previsione è che, probabilmente, dovremo convivere tutto l’inverno con i notiziari che saranno il nostro tormento, nella speranza che, come è stato per le altre pandemie della Storia, o si crei una immunità di gregge o  si metta a punto il tanto auspicato vaccino.

Probabilmente quanto ho riportato vi sembrerà banale, cose scontate … ma sono le uniche, modeste, vere certezze in un mare magno di incertezze.

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