L’ autoesame del seno ha avuto, negli anni, parabole variabili di gradimento e di dubbia convinzione sulla sua reale utilità. In un momento in cui la prevenzione mira , grazie alle nuove metodiche di Imaging, alla ricerca di neoplasie al di sotto del centimetro, quasi sempre non palpabili, ci si chiede quale ruolo possa avere la auto palpazione ?. Di fatto capita spesso che una donna scopra un nodulo mammario auto palpandosi. A mio parere l’autopalpazione è fondamentale: è il miglior sistema per una donna di conoscere il proprio seno , di capire le modificazioni di esso in funzione delle diverse fasi del ciclo e di seguire l’evoluzione del seno in funzione dell’età. La riflessione che le pazienti mi rivolgono è sempre la stessa : “ quanto palpo il mio seno sento tanti noduli e non ci capisco nulla”. Questo è vero , la mammella , per definizione , è una ghiandola con multipli aspetti nodulari ed a placca, per questo consiglio di fare la palpazione mensile , sempre nello stesso periodo del ciclo e , nei primi tre mesi far finta di non aver eseguito nessun esame, successivamente la donna familiarizzerà con il proprio seno, conoscerà, perfettamente, la propria ghiandola mammaria e sarà in grado di percepire le eventuali minime variazioni . A questo punto, qualora dovesse insorgere un dubbio, è necessario rivolgersi al Medio di riferimento.
Come si esegue l’ Autopalpazione del Seno
Il periodo corretto per l’esecuzione dell’ auto palpazione è subito dopo la fine del ciclo mestruale, momento in cui il seno è meno turgido e dolente.
L’Ispezione: La donna deve posizionarsi di fronte ad uno specchio ; la prima verifica consiste nel valutare eventuali variazioni di forma e volume delle mammelle , le eventuali aree di retrazione cutanea visibili e le alterazioni visive del complesso areola capezzolo.
La Valutazione della ascella e della regione sovra ghiandolare : si deve, quindi, procedere alla valutazione delle fossette sovra claveari e delle ascelle, al fine di escludere l’eventuale presenza di ghiandole ingrossate.
L’esplorazione della ghiandola: deve essere eseguita in posizione supina , mettendo un piccolo cuscino sotto la spalla corrispondente alla mammella da esaminare. Il braccio dello stesso lato deve essere piegato al di sotto della testa , a questo punto con i polpastrelli delle dita della mano controlaterale si deve analizzare la ghiandola in maniera circolare, con l’accortezza di non trascurare nessun quadrante della ghiandola mammaria.
Alla fine della palpazione è opportuno spremere dolcemente i capezzoli per escludere l’eventuale presenza di secrezioni.
Proteggi il tuo seno con l’autopalpazione
L’ autopalpazione consente di conoscere il proprio seno
Dai 50 anni in poi è necessario controllare, sistematicamente , il proprio seno
- Marzo 25, 2020
- Alessandro Carriero